Biographical signals
Liliana Scocco Cilla was born in Pula (Italian Istria) and moved to Italy at the age of eleven, to the city of Ravenna where she lives and works nowadays.That experience shows her sensitivity, which she pours into her works, all pervaded with an abundance of tones, shades and unmistakable depth.Unique is the technique used by the artist, who paints straight onto the canvas, without preparatory drawings, forming her works with her own hands, without the use of a paintbrush, in response to her need to feel the colour and the work, in a direct contact between form and spirit.Instinct, colour, forms: these are the dominant themes in Liliana Scocco Cilla’s very personal interpretation painting artwhich make her the leader of “DIGITISMO”, that is the art of painting with fingers directly onto tha camvas.Her art has recived wide (international) recognition, also expressed by a number of artists in their “Homage to Liliana Scocco Cilla”.
SAILING IS MY SIGN
I was attending middle schools at Marina di Ravenna; I was about 14 and I remember that, using only color on a normal Fabrian sketch sheet, I threw out a volcano with the smoke that was picking up in a dense, quite messy cloud, and all around the sea, a great sea. Nature fascinates me, I let me catch into the spaces of nature, I lose me, I live with it a fascinating, vivifying relationship,. Nature has in itself the whole poetry of the world; nature induces to live; otherwise, it is very difficult for me to manage all the contradictions of us human beings. Open spaces, high skies and sea expanses, are the three natural elementsby which I succeed in freeing me, in order to find my freedom again. In fact, I can space into them, go over, demolish the barriers of a sensitive, often tormented world. My sails are inclined by this desire to go over. In a certain sense, the sail is my sign! And yet, you cannot leave your life out of consideration, while it proposes itself with its pains and torments. Life is a part of this immense nature that I love to represent on my canvas. But I don’t want to transmit pain. On the contrary, I’d like to offer some small change of happiness.Painting is for me giving outlet to my desires, it is a need of throwing color, taming it then, with the point of my fingers, moving it, dragging it, clotting it. At that point, color turns into form, my idea emerges, whereas it could seem absent. It sometimes happens that I stop and think. It is inevitable, when human tragedy hits in my eyes, and yet I know that there is no need to get overwhelmed.Also faith has a role in what I express: faith is opening, and I believe that every artist has to interpret this opening, this availability to understand and to look at reality with the nobility of her mind.
If someone asks me whay art is for me, I answer him that art is love, love is life. Art is life.
BIOGRAFIA
Liliana Scocco Cilla è nata l’ 11 febbraio 1945 a Pola, nell’Istria italiana, da dove, all’età di undici anni, si è trasferita in Italia, approdando a Ravenna, dove vive ed opera tutt’ora.Questa esperienza ne ha segnato la sensibilità che riversa nei suoi lavori, ricchi di tonalità, di sfumature e di una inconfondibile profondità.Con una pluridecennale pratica pittorica che ha raggiunto livelli eccelsi.Unica è la tecnica usata dall’artista che dipinge direttamente sulla tela, senza disegno preparatorio, formando con le mani le sue opere senza l’uso del pennello, proprio per il bisogno di sentire il colore e l’opera in un contatto diretto tra forma e spirito.Istinto, colore, forme: per Liliana Scocco Cilla sono i temi determinanti della sua personalissima interpretazione dell’arte pittorica che ne hanno fatto la caposcuola del “DIGITISMO”, ovvero l’arte di dipingere con le dita direttamente sulla tela.Le sono stati attribuiti riconoscimenti da tutto il mondo artistico compresa la dedica “Omaggio a Liliana Scocco Cilla” attribuitale da vari artisti.
LA VELA E’ IL MIO SEGNO
Frequentavo la scuola media a Marina di Ravenna, avevo circa 14 anni, ricordo che su un normale foglio da disegno Fabriano col solo colore tirai fuori un vulcano, il fumo che si raccoglieva in una nuvola densa, un poco scomposta, e tutt’attorno il mare, un grande mare.Mi affascina la natura, mi faccio prendere, negli spazi della natura mi perdo, vivo con essa un rapporto affascinante, vivificante. La natura ha in sé tutta la poesia del mondo, la natura invoglia a vivere, mi è difficile altrimenti gestire tutte le contraddizioni di noi esseri umani.Gli spazi aperti, i cieli e le distese marine, sono due elementi naturali in cui riesco a liberarmi, a ritrovare la mia libertà. In essi infatti posso spaziare, andare oltre, abbattere i confini di un mondo sensibile spesso tormentato. Le mie vele sono spinte da questo desiderio di andare oltre. La vela, in un certo senso, è il mio segno! Eppure non si può prescindere dalla vita, che si ripropone con i suoi dolori, i suoi tormenti, la vita fa parte di questa immensa natura che amo rappresentare nelle mie tele. Ma non voglio trasmettere dolore. Vorrei al contrario offrire qualche spicciolo di felicità.Per me dipingere è dare sfogo ai miei desideri, è un’esigenza di buttar colore, che poi addomestico con la punta delle dita, lo muovo, lo trascino, lo raggrumo. A quel punto il colore si fa forma, l’idea che poteva sembrare assente emerge. Capita a volte che mi fermi a pensare, è inevitabile, mi passa davanti agli occhi la tragedia umana, eppure so che non bisogna farsi travolgere. Anche la fede ha un ruolo il ciò che esprimo, la fede è apertura, e l’artista credo debba interpretare questa apertura, questa disponibilità a capire e a guardare la realtà con disponibilità d’animo.
A chi mi chiede cosa sia per me l’arte rispondo che l’arte è amore, l’amore è vita, l’arte è vita.
(dall’intervista all’artista di Vittoriani….)
“Dicono che è certa solo la storia,
di altre certezze non se ne parla.
Oggi incontrerò il sole
che va e viene regolarmente.
Non gli chiederò la sua storia”.
Virgilio Guidi
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A chi mi chiede cosa sia per me l’arte rispondo che l’arte è amore, l’amore è vita, l’arte è vita.
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